Ricerca Spirituale

Il Sonno

Il sonno è una specie di sinusoide (altro ramo del frattale) dove si alternano fasi caratterizzate da frequenze diverse, corrispondenti al sonno lieve, sonno pesante e REM, fase propria dell’attività onirica. L’ attività onirica è per la mente il momento di rielaborazione del vissuto quotidiano, cioè serve per digerire le emozioni e i vissuti percettivi, sintetizzarli, e trasformarli in memoria e insegnamenti permanenti.
L’attività onirica sta al vissuto quotidiano come la digestione sta al cibo: la corretta sintesi del cibo serve alla rigenerazione delle cellule, al mantenimento della vita organica, mentre la corretta sintesi degli input percettivi accumulati nella veglia serve alla rigenerazione mentale, attraverso una continua rielaborazione cognitiva, che si trasforma in comprensione e apprendimento, per un approccio alla vita elastico e sempre nuovo, in divenire. Questa è la crescita: la crescita del corpo deve corrispondere alla crescita della mente. Se una si ferma, si ferma anche l’altra.
Ed entrambe si attivano durante il sonno: il sonno pesante serve alla rigenerazione fisiologica, e la fase REM a quella mentale; il sonno lieve è la fase di transizione tra le altre due, come l’alba o il tramonto.
In sostanza: noi ci rigeneriamo, cambiamo, cresciamo, ci evolviamo, apprendiamo, comprendiamo, durante il sonno. Non solo fisicamente ma anche e soprattutto psicologicamente e spiritualmente.
Ovviamente queste sono le dinamiche pensate originariamente dal sommo inventore secondo il suo ideale (e forse un po’ utopistico) “progetto uomo“; all’atto pratico siamo un disastro, e lo saremo finché mangeremo da McDonals e finchè anche il mondo che ci costruiamo intorno e da cui traiamo il materiale cognitivo rimarrà un enorme McDonalds mentale.
Ciò non toglie che prendendo coscienza del progetto che ci riguarda possiamo piano piano immetterci sulla “retta via”.
Ricapitolando dunque, la veglia serve a raccogliere input-nutrienti, il sonno ad elaborarli ed assimilarli... Ma come?
La mente inconscia, localizzata secondo la scienza nel cervello destro, quella che “prende le redini” durante l’attività notturna, ha un modo tutto particolare di funzionare, molto diverso dal pensiero razionale del cervello sinistro, subordinato alla legge di causalità che regna nella veglia; l’inconscio, sede della creatività, dell’intuito, dell’emozione, del desiderio, funziona tramite pensiero metaforico, che tra l’altro non è soggetto ai limiti di spazio e di tempo.
Il pensiero metaforico è, grande benedizione, quel “pensare” per immagini, e non per concetti, che sintetizza la complessa realtà percepita in un numero limitato di elementi basilari, unicamente in funzione del valore che essi rivestono per l’essenzialità della vita, intesa come l’insieme di quegli istinti fondamentali iscritti nel “progetto uomo”:
- mantenimento e salvaguardia della vita (istinto animale)
- miglioramento delle condizioni di vita fisica (istinto animale-uomo)
- miglioramento delle condizioni di vita mentale/cognitiva/emotiva (istinto di uomo come forma ponte)
- tensione verso l’equilibrio, l’elevazione della coscienza e l’indifferenza per la materia (istinto dell’uomo evoluto).
Per fare un esempio, secondo il pensiero metaforico non esistono automobili di diverso modello, forma, colore, ma solo l’IDEA di automobile, carica di tutte quelle caratteristiche oggettive e soggettive, che la rendono significativa nella realtà dell’individuo.
 
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